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Breve storia di Borno

  

Cenni storici

Borno è situato su di un altopiano, a 912 m s.l.m., in una conca montana di formazione glaciale.

È limitato a nord dal gruppo del Pizzo Camino, a sud dal Monte Altissimo, mentre si apre ad ovest sulla Val di Scalve, dominata dalla Presolana, e ad est sul paese di Ossimo e sulla Media Valcamonica con ampia vista sulla catena del Tredenus, il Pizzo Badile, il Frerone ed il colle di San Glisente.

Le montagne che circondano l'abitato fanno parte delle prealpi bresciane e non superano i 2500 m. di altezza.

Sono in maggioranza costituite da formazioni sedimentarie del Trirassico. Gli sconvolgimenti delle stratificazioni hanno avuto luogo ad intersecazioni di strati di ere diverse: marne, argilliti mesozoiche, calcari e calcari dolomiticifessurati, con terreni di media profondità, che si rivelano aridi a causa dell'eccessivo drenaggio. Nelle aree al solivo prevalgono formazioni mesozoiche con marne nerastre, arenarie e calcari marnosi, determinanti la formazione di terreni di media o buona profondità e tendenzialmente fertili. È presente in un'area il fenomeno geologico delle doline.

L'altopiano funge da punto di comunicazione tra la Valcamonica e la Val di Scalve attraverso il passo di Croce di Salven.

  

Popolazione

Borno conta una popolazione residente di circa 2800 abitanti. Quale stazione turistica presenta un alto numero di seconde case o case di villeggiatura, per cui i suoi abitanti effettivi in realtà variano considerevolmente.

  

Clima

Il clima dell'altopiano è di impronta sub-oceanica, con notevoli caratteri di mitezza soprattutto in primavera e autunno. D'estate è fresco con temperature massime di 30°C e minime di 10°C, d'inverno è freddo secco con massime di 15°C e minime di -12°C. Non sono inferquenti le gelate tardive. La piovosità è maggiore durante la primavera e l'estate, con una diminuzione durante la stagione autunnale e sopprattutto quella invernale, che presenta caratteri di siccità. Durante la stagione invernale le precipitazioni nevose, anche se irregolari nella quantità, hanno fatto sì che venissero costruiti degli impianti sciistici.

La conformazione dell'altopiano,protetto dalle circostanti montagne, fà sì che l'area resti protetta da venti forti. Vi è solamente la tipica brezza montana, proveniente dal Passo della Presolana. Queste condizioni così favorevoli spiegano perchè Borno fin dai tempi antichi non sia stato solo centro abitato, ma anche luogo di villeggiatura.

  

Risorse idriche

Dal punto di vista idrografico l'altopiano è percorso da numerosi corsi d'acqua. I due laghi presenti sono entranbi artificiali: il Lago di Lova, situato a nord di Borno, e il Lago Giallo, che si trova tra il passo di Croce Salven e la frazione di Paline.

  

Flora e fauna

L'area di Borno è prevalentemente a carattere boschivo, principalmente costituita da conifere. Si tratta di estese peccete di abete rosso con limitate arree con prevalenza di abete bianco e pino silvestre. Presente, anche se in parte minima, il larice puro. Tra le latifoglie troviamoil tiglio, il faggio, la betulla, il sorbo, la robinia, il noce, il castagno e il cigliegio.

Il sottobosco è caratterizzato dalla presenza di edera, mirtillo, fragola, lampone, mora, ginepro, felce, ontano, sanbuco, nocciolo, rovo, e di numerose specie di fiori: la rosa di Natale, il bucaneve, la genzianella, il ciclamino, il mughetto, per citarne solo alcuni. In alta montagna prevale la presenza del rododendro e della stella alpina. Anche i funghi costituiscono una ricca parte del sottobosco.

Sul territorio troviamo alcune riserve e parchi-giardino: da visitare la Riserva Naturale del Giovetto di Paline, mentre i giardini Guidetti e Calagno sono aree verdi private.

Queste aree ospitano una fauna tipicamente alpina: gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte, conturnice, fagiano ecc.

  

Economia

L'economia di Borno, legata fino alla metà del '900 all'agricoltura, all'allevamento, all'artigianato e alla tutela e al taglio dei boschi, oggi è principalmente incentrata sul turismo ed il commercio.

  

Estratto dal sito della Pro Loco di Borno www.prolocoborno.it

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